Otto Toeplitz, uno dei grandi matematici del ’900, attivo con David Hilbert all’Università di Gottinga, auspicava un deciso cambiamento nel modo di lavorare della ricerca sulla storia della matematica, un nuovo sistema di cooperazione tra filologo e matematico per poter aprire le porte alla comprensione della scienza e della sua storia. A questo scopo egli fondava, insieme con altri studiosi di primissimo piano come Otto Neugebauer e Julius Stenzel, la rivista «Quellen und Studien zur Geschichte der Naturwissenschaften und der Mathematik», che pubblicò contributi rimasti fondamentali e la cui attività fu presto interrotta a causa della difficile situazione storica in Germania negli anni Trenta.

Il Centro di Ricerca «Forme del sapere nel mondo antico», costituito nel 2013 presso l’Università di Roma Tor Vergata, intende mettere in relazione discipline diverse lungo la linea tematica dello studio dell’origine e degli sviluppi del pensiero scientifico, con riferimento primario all’antichità classica greco-romana ma con sostanziali aperture verso il mondo orientale e mediterraneo – le culture araba, indiana, cinese –, il cui studio offre funzionale riscontro alla ricerca. Il Centro, che per sua natura nasce in una prospettiva interdisciplinare, si deve all’iniziativa di matematici, antichisti e filosofi, e si propone di contribuire a studi e ricerche sulla scienza antica e i settori ad essa affini, e sul suo contesto storico-sociale, istituzionale, letterario, filosofico, nonché sulle ricadute dello studio dell’antichità per comprendere alcuni fondamentali sviluppi della scienza moderna e contemporanea.

Una cooperazione istituzionalizzata permetterà – è questo l’auspicio – di mettere in rete competenze diverse ma interrelate, e di renderne più visibili e meglio fruibili i risultati, consentendo anche agli studenti e ai dottorandi l’accesso a un patrimonio di studi altrimenti destinato a restare loro in gran parte precluso. Si tratta di ricerche sulla matematica, la medicina, l’astronomia, la geometria, la musica, la geografia e altre discipline, che possono essere svolte in modo più fruttuoso mettendo in connessione competenze che il singolo studioso raramente è in grado di possedere appieno, nonché sul metodo della ricerca scientifica nel mondo antico e sul suo contesto, ivi compreso il rapporto tra democrazia e progresso scientifico che caratterizza l’occidente greco e il rapporto invece tra potere centralizzato e progresso scientifico tipico ad esempio dell’antica Cina. La scrittura, circolazione e conservazione della conoscenza scientifica nel mondo antico rientra a sua volta tra i temi su cui l’attenzione è specificamente focalizzata. Il Centro intende sviluppare nel tempo collaborazioni anche istituzionalizzate con centri sia italiani che stranieri che abbiano analoghi interessi di ricerca scientifica.

Le attività del Centro – lezioni, seminari, convegni  – sono aperte a tutti gli interessati. Ci si propone inoltre di realizzare pubblicazioni, di coinvolgere studenti e dottorandi, di stimolare il confronto scientifico e di promuovere l’alta formazione e la diffusione dei risultati della ricerca; è inoltre prevista la costituzione di una piccola biblioteca specialistica.

Otto Toeplitz