Il compito di questo progetto sarà quello di indagare alcuni degli aspetti più significativi della medicina nell’antichità greco-romana. Si cercherà di disegnare un atlante della pratica medica antica e della diffusione e circolazione delle conoscenze mediche.

 

Outlook 1: Luoghi, spazi, artefatti

  1. Luoghi: dai villaggi alle metropoleis.
  2. Spazi – 1: lo iatreion nelle testimonianze letterarie, epigrafiche e archeologiche e nei resti monumentali.
  3. Spazi per la conservazione del sapere: biblioteche, depositi, archivi. Dal grammatophylakeion di Kos alle biblioteche romane.

 

Outlook 2: Scrivere: genesi, rielaborazione, trasmissione e circolazione delle conoscenze mediche

  1. Medicina non-ippocratica fino al IV secolo a.C.: i “perdenti”. Medicina arcaica, la “scuola” italica, i physiologoi, la medicina religiosa, magica e popolare; le iscrizioni dei santuari medici.
  2. Ricezione della tradizione autoriale, in particolare del periodo ellenistico; rielaborazione dei modelli negli scritti didattici e isagogici posteriori.
  3. Trasmissione dell’esegesi ippocratica nel corso dell’espansione romana nel Vicino Oriente antico: i commenti di Galeno; la tradizione farmacologica e alchemica e la sua eredità.
  4. Galeno come fonte: teorie filosofiche, valore sociologico.
  5. Ricezione bizantina della medicina ippocratica e galenica e passaggio dall’antichità al Rinascimento; collegamento al progetto di un catalogo elettronico delle traduzioni latine di Galeno (Università Politecnica delle Marche).

 

Outlook 3: Archeologia e tecnologia

  1. Spazi – 2: gli Asklepieia come centri per la pratica medica e per la conservazione delle conoscenze specialistiche.
  2. Ricostruzione 3D: l’abaton.
  3. Ricostruzione 3D: la biblioteca dell’Asklepieion di Pergamo; il portico e le iscrizioni del santuario a Lebena; l’ingresso dell’Asklepieon di Epidauro con le stele recanti iscrizioni di miracoli di argomento medico.

 

Questo progetto quinquennale – che collega l’attività di molti studiosi, tutti membri dell’ex gruppo PRIN italiano sulla medicina antica – sarà implementato nella sua interezza solo previa concessione di adeguati mezzi finanziari. Vi prenderanno parte ricercatori delle seguenti istituzioni: Università di Napoli «L’Orientale», Università di Firenze, Università di Siena, Università di Parma, Università Politecnica delle Marche, Università di Messina, Università di Roma Tor Vergata, Università di Palermo, Università di Reims. È inoltre prevista una cooperazione internazionale.