Gerry Melino, MD (Roma), PhD (Londra), Dr Sci hc (San Pietroburgo), membro dell’Accademia Lincei e dell’Academia Europaea, lavora presso l’Università di Roma “Tor Vergata” (Professore di Biochimica e Direttore del Centro di Eccellenza “Tor Vergata Oncoscience Research”).

Negli ultimi 25 anni ha creato un importante forum di discussione e innovazione nel campo della morte cellulare, avendo fondato ed essendo il direttore delle riviste “Cell Death Differentiation” (www.nature.com/cdd), “Cell Death Disease” (www.nature.com/cddis) e “Cell Death Discovery” (www.nature.com/cddiscov), impact factor 10.8, 6.4 e 4.4 rispettivamente.

Premi:
(2009) Premio Feltrinelli dell’Accademia dei Lincei (fondata nel 1603), presentato dal Presidente della Repubblica Italiana.
(2010) Premio Antonini, Società Italiana di Biochimica.
(2011) Medaglia Morgagni. Conferenze Morgagnane 250° Anniversario. Università di Padova.
(2012) Dottore in Scienze ad honorem, Istituto di Tecnologia di San Pietroburgo.
(2013) Premio del Cancelliere per le Neuroscienze. Louisiana State University, USA.
(2014) Professore onorario e consulente presso la Shanghai Jiao Tong University, Scuola di Medicina, Cina.
(2015) Medaglia del Senato. Centro per il cancro. Stato delle Hawaii, USA.
(2016) Distinguished Career Award, Università Europea di Cipro.
(2018) Premio del decano di Medicina. Louisiana State University, USA.
(2018-2022) Presidente dell’European Cell Death Organization.

La sua formazione ha avuto origine in Italia e in particolare a Roma, dove si è laureato (1978, Roma), conseguendo poi le specializzazioni cliniche in Pediatria (1981, Roma) e Oncologia clinica (1985, Roma). Dopo il dottorato di ricerca nel 1979-1984 presso l’Università di Londra nel Dipartimento di Patologia Chimica, Charing Cross & Westminster Medical School, ha lavorato come Research Fellow, Lecturer e Senior Lecturer (Consultant) fino al 1987. È tornato in Italia nel 1988 all’Università di Roma come docente per poi diventare professore ordinario nel 1994. Il Professor Melino è stato consulente e consigliere scientifico per diverse aziende e istituzioni governative.

I suoi interessi scientifici si concentrano sulla morte cellulare programmata, l’apoptosi, in modelli neurali ed epidermici, campi in cui il suo contributo è stato fondamentale. All’inizio ha lavorato sulla morte cellulare nella pelle, cioè la cornificazione, e in particolare sui suoi meccanismi molecolari, lavorando in vitro e in modelli animali così come nelle patologie genetiche umane. Ha identificato il ruolo delle transglutaminasi (tipo 1, 2, 3 e 5) e dei loro substrati (SPR, loricrina, cheratine) a livello biochimico e genetico. Pur mantenendo un interesse per questi aspetti, il suo lavoro attuale si concentra sulla famiglia p53/p63/p73. Il danno al DNA suscita meccanismi di riparazione che coinvolgono il gene soppressore del tumore p53 e i due membri più recenti della stessa famiglia: p63 e p73. Gli eventi molecolari guidati dal danno al DNA per suscitare la funzione di p63/p73 e la loro regolazione trascrizionale sono studiati in vitro. I meccanismi molecolari dell’apoptosi e la loro stabilità e degradazione proteica sono in fase di studio. Topi transgenici e knockout per p63/p73 sono in corso.