Letteratura: il lessico della scienza
La polarizzazione fra le “due culture” portata alla ribalta da Charles Percy Snow in un celebre saggio del 1959 si è delineata, nei termini in cui la conosciamo, nel secolo XIX, anche se se ne può ricostruire la genesi già nei secoli precedenti, a partire dalla distinzione medievale fra Trivio e Quadrivio. In età antica la demarcazione fra i diversi ambiti del sapere non coincide con quella impostasi in età successive, ed anche la collocazione delle discipline scientifiche nella paideia e nel contesto culturale – che è stata oggetto di studi recenti – appare oggi ben più complessa di quanto non sia spesso immaginato.
1. Forme della letteratura scientifica
La produzione scientifica si avvale di forme di comunicazioni mutuate dalla tradizione letteraria e poetica, con esiti che hanno dato vita a specifici ambiti della letteratura antica: i casi meglio noti sono quelli della poesia didascalica – un genere importante nella tradizione greca e latina (non solo antica) – e dell’enciclopedia, che ebbe uno sviluppo notevole nella tradizione occidentale. Altri generi che interessano la produzione scientifica antica (ma anche medievale e rinascimentale) sono quello dialogico, spesso correlato con la riflessione filosofica ed epistemologica, e quello catechistico, funzionale ad obiettivi di tipo formativo e divulgativo. Anche il genere trattatistico, che presenta indubbiamente una maggiore continuità nella produzione moderna, prevede nella tradizione antica l’uso di introduzioni proemiali e prefatori per i quali il ricorso alla strumentazione retorica è massiccio e presenta articolazioni specifiche ricostruibili in una traiettoria temporale assai ampia.
2. Il lessico della scienza
Lo studio del lessico scientifico greco e latino è un ambito che negli ultimi decenni ha conosciuto uno sviluppo notevole, sia in ambiti disciplinari specifici (basti ricordare gli studi di Langslow e Fögen sul lessico medico latino), sia in connessione con l’interrelazione fra lessici specializzati e lingue correnti. Una delle implicazioni emerse da questi studi è la flessibilità e la trasversalità del lessico in relazione alle demarcazioni fra le diverse discipline, in un panorama che coinvolge anche aree scientifiche che nell’evoluzione successiva sono andate esaurendosi o sono state estromesse dal canone delle discipline riconosciute (basti pensare alla fisiognomica e all’astrologia).
3. La scienza della letteratura
Non è casuale che la riflessione sulla letteratura e sulle regole della comunicazione scritta sia contestuale alla fase più intesa della ricerca scientifica nel mondo antico, quella che avviene nell’età ellenistica in ambiente alessandrino. La sovrapposizione di questi interessi è ben evidenziata dalla figura di Eratostene. Lo sviluppo successivo della ricerca negli ambiti della grammatica, della lingua e dell’esegesi letteraria rivela elementi di contiguità e di analogia con lo sviluppo della riflessione e della produzione in ambiti propriamente scientifici, con elementi di sovrapposizione rilevabili per es. nella produzione di commenti e di strumenti esegetici, in un arco temporale che arriva all’alto Medioevo.